martedì 29 marzo 2011

La Borsa quest'oggi apre in ribasso.



Le Borse europee aprono contrastate vacillando tra i valori della chiusura di lunedì. A Parigi il Cac 40 guadagna lo 0,19%, a Londra il FT-SE 100 segna un rialzo dello 0,3% mentre Milano è in marcato ribasso con il FTSE MIB a a -0,8% e il FTSE IT All Share a -0,99 per cento. Sul listino milanese incide il ribasso dei titoli bancari che hanno un forte peso nel calcolo degli indici generali. Ubi Banca - che ieri a sorpresa ha proposto un aumento di capitale da 1 miliardo - scivola bruscamente con un calo superiore al 10 per cento. Forti vendite anche su Banca Pop Mi (-4,6%) Banco Popolare (-3,5%). Male anche le big Unicredit e Intesa Sanpaolo (-1,4%) e (-1,6%). Male anche Banca Mps (-3,2%), che in giornata ha presentato i conti del 2010.
Preoccupazione per gli utili societari in Giappone
La Borsa di Tokyo ha ridotto le perdite nel finale, archiviando in ribasso dello 0,2% una seduta segnata dalla preoccupazione per le ricadute sugli utili del devastante terremoto dell'11 marzo e dello tsunami che è seguito. Tra i singoli titoli Nissan Motor e Toyota Motor hanno lasciato sul campo rispettivamente lo 0,15% e l'1,2%. Nissan ha detto che ci vorrà "del tempo" prima che sia in grado di tornare alla piena produzione dopo che il terremoto e lo tsunami hanno interrotto le forniture ai propri stabilimenti.
Massicci ordini di vendita su Tepco, spunta l'ipotesi nazionalizzazione
Le azioni della Tepco, il gestore della disastrata centrale nucleare di Fukushima, non sono riuscite a fare prezzo per i massicci ordini di vendita che fanno segnare un teorico di 566 yen, contro la chiusura di ieri a quota 696. Il gruppo ha perso circa 30 miliardi di capitalizzazione dal disastro. Sulla prima utility nipponica, in particolare, pesa da ultimo l'indiscrezione riportata dalla stampa nipponica, tra cui lo Yomiuri Shimbun, che il governo considera il progetto di una sua nazionalizzazione temporanea.
Anche se il governo ha smentito rapidamente. Il capo di gabinetto, Yukio Edano ha comunicato che nessuna entità vicina al governo nipponico «sta prendendo in considerazione» l'ipotesi di una nazionalizzazione della Tepco. «In questa fase, la prima priorità del governo è istruire Tepco perchè faccia il possibile per contenere gli incidenti e affrontare le relative conseguenze», ha spiegato.
Euro in recupero
La divisa unica guadagna questa mattina sul dollaro e viene scambiata a quota 1,4115 mentre ieri, secondo la rilevazione della Bce, veniva scambiata a quota 1,4032.
Petrolio in ribasso
I corsi del petrolio hanno perso terreno sui mercati asiatici a fronte delle sperenze di un miglioramento della situazione in Libia, che dovrebbe accompagnarsi a una ripresa delle esportazioni. Il Wti, consegna maggio, è sceso di 42 cents a 103,56 dollari a barile e il Brent del Mare del Nord, stessa scadenza, di 50 cents a 114,30 dollari. 

Fonte: ilSole24ore.com

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